2001
Comune di Orbetello. Corso di Biblioteconomia per addetti alla biblioteca.
2001
Istituto Geografico Militare, Firenze. Consulenza su problemi generali e specifici inerenti gli standard bibliografici e catalografici applicabili al patrimonio librario e cartografico, la conservazione ed il restauro delle raccolte librarie, documentarie e cartografiche; consulenza per la redazione di capitolati tecnici inerenti lavori di catalogazione libraria e cartografica; progettazione di moduli formativi per personale IGM sulle metodologie di catalogazione, conservazione, valorizzazione del materiale cartografico e librario; realizzazione di tirocini da svolgersi nella cartoteca e nella biblioteca dell'IGM allo scopo di fare pratica bibliotecaria, catalografica e di conservazione.
2001
Servizio 1-Cultura-Sistema bibliotecario Provincia di Roma. Stage per studenti e laureati.
2001
Studio P. Crisostomi s.r.l., Roma; Biblioteca Isontina di Gorizia. Incarico di realizzazione di un CD-rom per la catalogazione delle carte geografiche della Provincia di Gorizia.
2001.
Partecipazione e contributo al Congresso internazionale
La voce come bene culturale. Ateneo della Tuscia.
2001
Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica. Progetto Giovani Ricercatori (Biblioteconomia, Archivistica e Documentazione).
2001
Provincia di Pistoia. Progetto della nuova sede della Biblioteca Comunale di Pistoia nell'area ex Breda e organizzazione del convegno di studio.
2001
Comune di Pistoia. Consulenza su conservazione e restauro.
2001
Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, Dipartimento affari economici. Cofin (Letteratura italiana, Filologia, Catalogazione e Storia), programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale di tipo interuniversitario
Il cantiere del Valla. Soggetti partecipanti: Cristina Cavallaro, Marianna Di Geronimo, Luca Lorenzetti, Stefania Morelli, Giovanni Solimine.
2001-2004 Si sviluppa in questo arco di tempo una collaborazione per stage di
tirocinio con la Regione Toscana che vede Innocenti notevolmente impegnato. Si attiva infatti una convenzione tra il Settore Musei, Biblioteche, Istituzioni culturali della Direzione generale delle politiche formative beni e attività culturali della Regione Toscana e il Discutedo, diretto
pro tempore da Innocenti. I presupposti normativi sono la legge 196 del 24 giugno 1997,
Norme in materia di promozione dell'occupazione ed il successivo Decreto Interministeriale n. 142 del 25 marzo 1998. Gli stage sono rivolti a laureandi e/o laureati da non più di 18 mesi in materie afferenti all'universo bibliografico; le sedi dei tirocini sono biblioteche ed istituti culturali toscani individuati dal Settore Biblioteche, sulla base dei progetti presentati. Le tipologie di attività dei tirocini, individuate in relazione alla loro diversa finalità, sono due: il tirocinio di orientamento (volto a facilitare le scelte professionali tramite la conoscenza diretta dell'attività lavorativa) e il tirocinio di formazione (che mira a sviluppare le competenze professionali). I tirocini sono infatti promossi con l'obiettivo di offrire ai tirocinanti significative e reali opportunità di avvicinamento al mondo del lavoro delle biblioteche e degli archivi, la possibilità di acquisire specifiche professionalità in ambito biblioteconomico e bibliografico e di sviluppare competenze professionali e di fatto rappresentano un credito di notevole arricchimento del proprio
curriculum vitae. Come ulteriore incentivo, la Regione Toscana riconosce a ciascun tirocinante un premio stage liquidato sulla base della valutazione positiva della relazione finale da parte del
tutor universitario, del
tutor regionale e del responsabile di sede e del completamento dello
stage entro e non oltre i 12 mesi. La scelta di retribuire gli stage è innovativa e del tutto discrezionale: la legge infatti non prevede per l'ente l'obbligo di retribuzione. Dal 2001 al 2003 gli
stage hanno avuto una durata distribuita in un arco di tempo compreso dai 3 ai 5 mesi (solamente in casi eccezionali la durata poteva essere maggiore, comunque non superiore ai 12 mesi, come previsto dalla normativa in materia). In seguito alle modificazioni del sistema universitario, nel 2004 si è differenziata la durata degli
stage: 300 ore per laureati dei corsi di laurea triennale del nuovo ordinamento universitario e 500 ore a laureandi/laureati dei corsi di laurea specialistica del nuovo ordinamento e dei corsi di laurea del vecchio ordinamento universitario, con una conseguente distinzione del premio stage attribuito ai tirocinanti. Ecco un elenco ragionato dei tirocini svolti:
2001. Firenze. Biblioteca del Gabinetto G.P. Vieusseux: catalogazione del Fondo Scovil. Intervento finalizzato alla catalogazione informatica sul data-base già esistente dei fondi d'autore non descritti; l'attenzione è stata focalizzata sul fondo Scovil, (consistenza di circa 1000 volumi), una biblioteca privata con prevalenza di edizioni dei secoli XVIII, XIX, XX. Software: Tin-Lib. Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: GIORGIO GREGNI,
Il fondo William Scovil nel Gabinetto Vieusseux, in «Culture del testo e del documento», 4., 2003, n. 10, p. 93-96.
2001. Massa Marittima (Grosseto). Biblioteca Comunale Gaetano Badii: catalogazione del Fondo Angiolo Caterini. Intervento finalizzato alla prosecuzione dell'intervento di catalogazione del fondo (sec. XVII-XIX), di cui erano state già descritte 500 unità delle circa 900 totali. Software: Cds-Isis/Edan.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: MARIANNA DI GERONIMO,
Il fondo Angelo Caterini nella Biblioteca comunale "Gaetano Badii" di Massa Marittima, in «Culture del testo e del documento» , 4., 2003, n. 10, p. 77-82.
2002. Firenze. Biblioteca Comunale Centrale: Fondo Tordi. Intervento finalizzato allo studio sul lascito Tordi (donato il 22 dicembre 1930 alla Biblioteca Comunale Centrale di Firenze). Il Fondo è composto da materiale eterogeneo: sono presenti, oltre che monografie (circa 300), anche miscellanee, manoscritti, disegni e mappe, per un totale di circa 1.000 unità. Il lascito è catalogato nel catalogo cartaceo per autore e titoli della Biblioteca, mentre la catalogazione informatizzata del materiale monografico è quasi completata ed è già conclusa quella delle miscellanee. Il lavoro prevedeva: una ricognizione per individuare eventuali altri pezzi appartenenti al Fondo Tordi presenti in Biblioteca, eventuali altri nuclei del Fondo Tordi dislocati in varie sedi di conservazione del Comune di Firenze (ancora oggi le antiche stampe e le piante topografiche di Firenze, già donate da Domenico Tordi al Comune di Firenze nel 1917, sono conservate presso il Museo Topografico
Firenze com'era); il completamento della catalogazione ed il perfezionamento del catalogo già esistente, facendo particolare attenzione a rispettare criteri omogenei per la catalogazione indipendentemente del materiale da trattare o trattato; lo studio sul Fondo al fine di ricostruire le vicende storiche e politiche che hanno portato alla suddivisione dello stesso in vari uffici del Comune di Firenze, con l'obiettivo finale di ricostruire la storia del fondo stesso. Software: Cds/Isis-Teca.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: TIZIANA CALVITTI,
Il Fondo Tordi nella Biblioteca comunale di Firenze, in «Culture del testo e del documento», 4., 2003, n. 10, p. 67-76;
Il lascito Tordi, a cura di Marco Pinzani e Tiziana Calvitti, Firenze, Comune Network, 2003.
2002. Firenze. Biblioteca del Gabinetto G.P. Vieusseux: rilevazione dei fondi librari. Tirocinio finalizzato alla rilevazione sistematica dei fondi librari posseduti (oltre 90), seguendo la scheda già predisposta dalla Regione Toscana per il
Censimento delle antiche librerie e delle collezioni significative per formazione e provenienza, avviato nell'ambito del progetto di interesse regionale Strumenti per la conoscenza del patrimonio storico-librario, documentario e archivistico e finalizzato al censimento dei fondi librari conservati nel territorio regionale allo scopo di approfondire le conoscenze sull'origine e la formazione dei nuclei librari storici individuabili nelle raccolte delle biblioteche toscane, e di fornire strumenti per impostare politiche di valorizzazione. La scheda descrittiva, predisposta da Luigi Crocetti, è strutturata secondo un modello piuttosto ampio, in grado di fornire le informazioni essenziali sulla storia del fondo, sul possessore/i (notizie biografiche nel caso di persone fisiche o notizie su fondatori, scopi e attività nel caso di persone giuridiche) sulla data e sui modi di acquisizione, sulla consistenza e la tipologia dei materiali contenuti, sullo stato di conservazione e di ordinamento (esistenza di cataloghi o inventari approntati da parte del titolare, dell'Istituto che attualmente lo conserva o di altri), sulla accessibilità, sull'eventuale presenza di contrassegni identificativi (ex-libris, timbri, etc.), sulla bibliografia e sulla realizzazione di mostre o altre attività di valorizzazione riguardanti il fondo.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: CRISTINA CAVALLARO,
Biblioteche in biblioteca: collezioni private nel Vieusseux, in «Culture del testo e del documento», 3., 2002, n° 9, p. 19-67.
2002. Firenze. Biblioteca della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale: valorizzazione e catalogazione del Fondo Giancarlo Ruggini. Finalizzato alla catalogazione della biblioteca priva di Don Ruggini (1920-1973) che è costituita da circa 1.000/1.200 unità bibliografiche, specializzate in teologia, storia del teatro e letteratura e databili in un arco cronologico che si estende dal 1940 al 1973. Gli obiettivi da raggiungere sono: inventariazione del fondo e stampa del Registro cronologico d'entrata; descrizione e intestazione delle opere secondo gli
standards nazionali e internazionali (RICA; AACR; ISBD); classificazione delle opere con la Classificazione Decimale Dewey (21. Ed); creazione dell'indice del catalogo classificato da utilizzare per il recupero semantico delle informazioni; inserimento dei dati catalografici nell'archivio Isis-Teca; etichettatura dei volumi; valorizzazione del materiale posseduto e catalogato. Software: Cds/Isis-Teca.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana.
2002. Grosseto. Biblioteca Comunale Chelliana: catalogazione di nuclei del Fondo Librario Antico. Intervento finalizzato alla catalogazione di alcuni nuclei dei fondi settecenteschi (circa 1.000 volumi) e ottocenteschi (circa 1.500 volumi). Il progetto prevedeva anche un attento studio delle note relative all'esemplare, con particolare riferimento alla sua storia e a quella della biblioteca che lo possiede.Software: Cds/Isis-Edan.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: FRANCESCA MARTELLACCI,
Recupero di una parte del fondo antico della Biblioteca comunale Chelliana di Grosseto: aspettative e progetti, in «Culture del testo e del documento», 4., 2003, n. 10, p. 83-92.
2002. Pistoia. Biblioteca Comunale Forteguerriana: valorizzazione del Fondo Puccini. Intervento finalizzato alla ricostruzione della fisionomia complessiva del fondo librario della Raccolta Puccini tramite l'individuazione fisica nel fondo antico delle opere ad esso appartenenti e completamento del lavoro di descrizione catalografica (circa 800 opere). Software: Cds-Isis/Edan.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: GIUSEPPINA VULLO,
La libreria di Niccolò Puccini nel fondo antico della Biblioteca Forteguerriana. Saggio catalografico e storico, in «Storia locale. Quaderni pistoiesi di cultura moderna e contemporanea», 3, 2004, p. 84-109.
2002. Sesto Fiorentino (FI). Biblioteca Comunale Ernesto Ragionieri: catalogazione del Fondo Bindi Bonaccorsi. Stage finalizzato alla catalogazione del Fondo Bindi Bonaccorsi e allo studio sul personaggio. Il fondo fu donato da Margherita Bindi Bonaccorsi negli anni '60, insieme alla casa in Via Gramsci che doveva essere la sede della Biblitoteca Comunale di Sesto; in realtà lo fu dal 1973 al 1988, quando è stata trasferita in Via Fratti. Dal 1988 la sede di Via Gramsci ospita la Fondazione Ragionieri ora sciolta (i volumi della Fondazione confluiranno nel patrimonio della Comunale). La raccolta è di 700 volumi, a carattere prevalentemente storico-umanistico (80 sono le edizioni antecedenti il 1900). Software: Cds/Isis-Teca.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa:
Il fondo Margherita Bindi Bonaccorsi, a cura di Valeria Lorenzetti e Sara Pollastri, Sesto Fiorentino, Sestoidee, 2003; VALERIA LORENZETTI,
Il Fondo Bindi-Bonaccorsi nella Biblioteca E. Ragionieri di Sesto Fiorentino, in «Culture del testo e del documento», 5, 2004, n° 14, p. 57-59.
2003. Arcidosso (GR). Archivio Storico del Comune di Arcidosso: intervento di inventariazione e ordinamento di documenti manoscritti e materiale a stampa presente presso il Centro di Studi David Lazzaretti. Il Centro Studi David Lazzaretti dispone di importanti documenti d'epoca relativi al movimento lazzarettista (evento che ha interessato il territorio dell'Amiata nella seconda metà dell'800 e che ancora oggi è testimoniato da un piccolo numero di seguaci che fanno parte della Fratellanza e Chiesa Giurisdavidica di Monte Labbro). L'Amministrazione Comunale ha cercato di valorizzare parte del materiale acquisito, sia attraverso la realizzazione di una nuova sede del Centro Studi presso il Palazzo del Comune, sia attraverso interventi di recupero di documenti e reperti, progetti di ricerca e attività per la valorizzazione dei materiali. Tra gli ultimi interventi si ricorda l'inventariazione e catalogazione del "Fondo Massimiliano Romei", acquisito dalla Regione e concesso in uso al Comune di Arcidosso dal 1993 (sono stati stampati l'inventario ed effettuati interventi di scansione di parte dei documenti che sono stati raccolti in 45 CD). Tra i materiali del Centro, restavano da inventariare e catalogare due importanti fondi che contengono documenti d'epoca: l'Archivio Don Filippo Imperiuzzi; la Sezione David Lazzaretti del Fondo Leone Graziani. Per l'attivazione del progetto di tirocinio si proponeva un intervento di ordinamento, inventariazione e catalogazione dell'Archivio Don Filippo Imperiuzzi costituito da circa 1.000 documenti oltre a opere manoscritte. La documentazione è di grande interesse: il sacerdote Imperiuzzi fu una figura di primo piano nella storia del lazzarettismo; personaggio tra i più vicini a Lazzaretti, ne diventerà il successore dopo la sua uccisione e resterà a capo della comunità fino al 1921.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: Manuela Cocchis,
Le carte Imperiuzzi presso il centro studi David Lazzaretti di Arcidosso, in «Culture del testo e del documento», 5., 2004, n. 14, p. 51-56.
2003. Arezzo. Istituzione Biblioteca Città di Arezzo. Progetto di recupero su supporto elettronico del catalogo manoscritto
Bibliografia Aretina con aggiunte e integrazioni tratte dai fondi storici. La
Bibliografia Aretina è un catalogo manoscritto a volume dei primi anni del '900 nel quale sono raccolte, per ordine alfabetico di autore/titolo, le registrazioni delle pubblicazioni presenti in biblioteca che hanno un rapporto più o meno vicino e più o meno giustificato con la voce Arezzo/aretino. Il catalogo raccoglie in sostanza le pubblicazioni (dal 16. al 20. sec.) che sono opera di autori aretini (e qui la nozione è generalissima e indistinta perché si trovano come opera di autori aretini, ad es., le edizioni del Petrarca o il
Bellum adversus Gothos di L. Bruni, etc.), le pubblicazioni stampate da tipografie con sede in Arezzo, le pubblicazioni che rinviano come possibile voce di soggetto ad Arezzo e alla realtà aretina. Essendo il catalogo dei primi del '900, le pubblicazioni raccolte in elenco provengono tutte dai Vecchi Fondi - Fraternita dei Laici, (per un totale di circa 4.640 titoli) ossia dal patrimonio storico della Biblioteca; ne sono pertanto escluse le pubblicazioni appartenenti ad altri importanti fondi storici, pervenuti alla Biblioteca successivamente, quali le biblioteche Gamurrini, Occhini, Bennati, ecc.,tche non possono certamente essere trascurate, ma debbono ormai costituire parte integrante della ricerca. Il progetto prevedeva: la ricerca, sia sul catalogo esistente sia negli altri fondi da esaminare, delle pubblicazioni che abbiano legittimità per essere inserite in una bibliografia aretina, non tenendo conto di quelle incongrue; l'inserimento in catalogo rispettivamente di tutte le pubblicazioni stampate da tipografie aretine, indipendentemente dal soggetto, di tutti gli autori aretini, estrapolando le opere che non abbiano rapporto con la storia e la realtà aretina, di tutte le opere, indipendentemente dall'autore e dal luogo di stampa, che rinviino come soggetto o argomento alla realtà aretina. Si è trattato di una ricerca e di un lavoro da condurre sui fondi storici presenti in biblioteca, quali. oltre ai Vecchi Fondi Fraternita citati, i Fondi Gamurrini, Burali-Forti, Convitto, Occhini, Landucci, Bennati e Fineschi. Il lavoro si è articolato nelle seguenti fasi: esame del volume Bibliografia Aretina, con recupero delle schede su supporto informatico e catalogazione dell'intera opera secondo i criteri e le modalità già stabilite; ricerca negli altri fondi citati del materiale librario con le caratteristiche individuate in premessa, trasferimento su supporto informatizzato per le schede già esistenti e schedatura ex-novo delle opere non schedate; creazione di indici analitici per autore, tipografia, data di stampa e di luogo, di argomento, che diano luogo a chiavi di accesso diversificate e creazione di ulteriori potenziali stringhe di ricerca. Poiché parte del materiale da prendere in esame era già schedato, il lavoro si è configurato non solo come attività di trasferimento, ma anche di indagine sui fondi storici della biblioteca, schedatura e indicizzazione di quanto non schedato: si è trattato quindi di creare una sezione della biblioteca, non in senso fisico, ma biblioteconomicamente congrua e capace di fornire ulteriori strumenti di conoscenza e ricerca sulla storia e la realtà aretina. Il progetto ha consentito la schedatura secondo moderni
standards di diverso materiale quali la Miscellanea Gamurrini e Misc. Diverse, il Fondo Antico Fineschi.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana.
2003. Firenze. Biblioteca Comunale Centrale: Fondo Boncinelli. Il progetto della Biblioteca Comunale Centrale era finalizzato alla ricostruzione delle vicende del lascito Boncinelli al Comune di Firenze attraverso la creazione di documentazione strutturata, aggiornata ed aggiornabile da trasferire successivamente su supporto elettronico e su Web. Mancava infatti una documentazione organica e organizzata sia sul donatario Francesco Boncinelli che sul suo lascito al Comune di Firenze. Gli obiettivi da raggiungere erano: revisione del recupero catalografico dell'intero lascito fatto nel corso degli anni; costituzione di un dossier da conservare presso la biblioteca con la documentazione raccolta e prodotta sul lascito; produzione di un catalogo a stampa del lascito Boncinelli; trasferimento su web del catalogo.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa:
Il lascito Boncinelli, a cura di Marco Pinzani e Federica Giorgi, Firenze, Comune Network, 2005.
2003. Firenze. Biblioteca del Gabinetto G. P. Vieusseux. Catalogazione informatica delle cosiddette biblioteche d'autore ad oggi non catalogate o da completare. Il lavoro ha avuto come oggetto la biblioteca di Adolfo Orvieto conservata all'Archivio contemporaneo A. Bonsanti; l'intervento si è articolato in due fasi: a) completamento della ricostruzione del sistema delle collocazioni dei libri, ricavate dalle schede manoscritte dello schedario allestito dallo stesso proprietario. In particolare ci si è concentrati sui volumi della Sala Bianca (circa 450) e della Sala Rossa (circa 2.270), portando così a conclusione il lavoro iniziato in un precedente tirocinio; ciò ha reso funzionale il catalogo manoscritto; b) intervento di digitalizzazione su una parte della Sezione Napoleonica della Biblioteca Orvieto: in particolare su 335 volumi, di cui sono stati riprodotti frontespizio e tutte le pagine che recano cose notevoli (
ex libris, dediche autografe, ecc.); parallelamente sono state digitalizzate anche le schede manoscritte relative a ciascuna edizione.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: MANUELA GRILLO,
Tecnica e semantica del rilevamento digitale delle tracce di possesso: un caso nell'Archivio Bonsanti a Firenze, in «Culture del testo e del documento», 5., 2004, n. 14, p. 35-44.
2003. Grosseto. Biblioteca della Fondazione Luciano Bianciardi: catalogazione del Fondo L. Bianciardi. Il fondo, ancora in fase di raccolta, è costituito da materiale di e su Bianciardi ed è interamente opera ricostruttoria della Fondazione omonima, nata nel 1993. Libri e le riviste sono stati in gran parte acquistati sul mercato antiquario, in piccola misura sono donazioni di parenti, amici, conoscenti e appassionati dell'autore. Il materiale è generalmente in originale, spesso in fotocopia. Sono presenti moltissimi interventi in periodici e in volume sull'autore, la e dell'autore. Minima è invece la sezione di carte e lettere, per di più quasi interamente in fotocopia, raccolte dalla famiglia e dagli amici, che ne conservano gli originali. È presente anche una piccola raccolta di materiali fotografici, filmici e sonori. I documenti fotografici e filmici sono quasi tutti in copia, prevalentemente provenienti dalla videoteca Rai. Quelli posseduti in originale e tutti i documenti sonori sono prodotti dalla Fondazione: raccolta di testimonianze sullo scrittore, video documentario, registrazioni di convegni e seminari. Dell'edito e del materiale visivo esiste un inventario d'ingresso che di ciascun documento registra i dati bibliografici essenziali, la provenienza, l'eventuale costo e la data d'entrata. L'inventario, manoscritto su supporto cartaceo, è ordinato secondo la successione cronologica d'entrata e segnala la distinzione tra originali e fotocopie. Dell'inedito, invece, non esiste un unico inventario. Ciascuna cartella delle donazioni contiene un elenco puntuale, dattiloscritto, del materiale raccolto che registra la data d'entrata, mentre di ciascun documento dà una descrizione essenziale, indica l'incipit, il numero di pagine o carte, quando delle copie è stato possibile visionare l'originale, sono dati anche ragguagli su quest'ultimo. Il fondo è composto di materiale bibliografico ed emerografico, da corrispondenza di e su Bianciardi, da manoscritti, diari agende e taccuini, materiali preparatori, materiale grafico e iconografico e da materiale non librario. Con il progetto di tirocinio si intendeva procedere alla catalogazione digitale delle diverse tipologie di materiali conservati, secondo i correnti standard di descrizione catalografica. Data la specificità della Fondazione, che raccoglie la documentazione di e su Bianciardi, difficilmente consultabile in altri luoghi, lo scopo era quello di favorire la consultazione, e permettere così ricerche trasversali sui diversi materiali, da parte di tutti coloro che intendano studiare la figura e l'opera dello scrittore grossetano.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana. Esiti a stampa: ELISA PAROTTO,
La catalogazione del fondo Bianciardi nella Fondazione Luciano Bianciardi di Grosseto, in
Dal bibliobus alla "grossa iniziativa". Luciano Bianciardi, la Biblioteca, la Casa editrice nel Dopoguerra, a cura di Giovanni Paoloni e Cristina Cavallaro, Manziana, Vecchiarelli, 2004, p. 165-170; ELISA PAROTTO,
Ma Luciano rimpianse la sua «periferia senza storia», in
L'Agenda di Grosseto, «La Nazione», Firenze, martedì 16 novembre 2004, p. VII.
2003. Pistoia. Biblioteca Comunale Forteguerriana: trasferimento del patrimonio moderno della Biblioteca Forteguerriana nella nuova biblioteca pubblica localizzata nell'area ex-Breda. Il trasferimento del patrimonio moderno della Biblioteca Forteguerriana nella nuova biblioteca pubblica localizzata nell'area ex-Breda implica una complessa riprogettazione dei servizi e della gestione del patrimonio che di quei servizi si fa strumento. Nell'ambito di un progetto complessivo sono state individuate tipologie d'intervento che, partendo dal patrimonio presente, devono verificare la congruità delle soluzioni ipotizzate in ordine alla selezione del materiale e ai criteri d'incremento, alle modalità del suo trattamento in relazione alla procedura d'acquisto, al sistema espositivo previsto nella nuova biblioteca e al sistema classificatorio per esso utilizzato, alla progettazione d'azione di promozione. Nello specifico, il tirocinio per l'anno 2003 è stato su un progetto riguardante la Selezione e riclassificazione di ca. 10.000 opere del fondo moderno della Biblioteca ai fini della predisposizione del medesimo a scaffale aperto. Studio valutativo dei criteri selettivi e classificatori prescelti dalla biblioteca. A partire da una griglia valutativa, predisposta in base al criterio d'obsolescenza dei contenuti, diversificata per le varie discipline, il progetto prevedeva l'individuazione delle opere meritevoli di trasferimento nei nuovi locali da rendere accessibili a scaffale aperto nelle tre aree dipartimentali (Scienza e tecnologie, Scienze umane e sociali, Arti e letterature) pensate per la futura sistemazione dei materiali della biblioteca. Allo scopo è stata predisposta una tabella di riconversione della classificazione attualmente attribuita (indice Dewey completo) tramite l'utilizzo della versione ridotta (12. Dewey) comparato con la CDD 21, salvo i casi in cui questa sia risultata inadeguata in relazione al rapporto fra letteratura presente o ipotizzabile e necessità di maggiore specificità, mentre soluzioni diverse sono state ipotizzate per le opere di narrativa contemporanea e per alcuni generi letterari, per le quali sono state pensate notazioni di collocazione già in uso presso altre biblioteche pubbliche. Si procederà all'attribuzione e modifica sui record catalografici (10.000 circa) e sull'esemplare delle opere passibili di revisione della notazione di classificazione/collocazione e ad uno studio finale in relazione all'intervento svolto con valutazione sull'idoneità delle scelte operate, sia in merito ai criteri selettivi della raccolta che all'utilizzo della classificazione Dewey ridotta con le integrazioni apportate dal personale della biblioteca.
Fonte:
Archivio dei tirocini di formazione e di orientamento della Regione Toscana.
2004. Arcidosso (Grosseto). Archivio Storico del Comune di Arcidosso: ricostruzione dell'epistolario di David Lazzaretti fautore del movimento giurisdavidico. L'intervento è stato suddiviso in tre parti principali: a) ricostruzione dell'epistolario, attraverso l'esame dei documenti in originale e in copia contenuti nei vari fondi acquisiti nel corso degli anni dal Centro Studi ( fondo Massimiliano Romei, Archivio Don Filippo Imperiuzzi, fondo Giuseppe Fatini, Archivio di Stato di Grosseto) o presenti presso l'Archivio della Comunità Giurisdavidica. Le lettere inizialmente individuate sono state selezionate ed ordinate mantenendo l'istanza cronologica, quindi inventariate e catalogate analiticamente con l'utilizzo del s/w MANUS 3.0 . Il totale dei documenti raccolti è costituito da 175 lettere e 5 manoscritti prodotti tra il 1868 e il 1878; b) ordinamento e catalogazione del Fondo Giuseppe Fatini. Fondo che ha aiutato a comprendere e contestualizzare l'esperienza lazzarettista Il fondo è costituito da un nucleo archivistico che copre un arco di tempo cronologico molto ampio che va dal 1868 al 1926. Nell'ordinamento dei 149 documenti si è optato per una divisione in 4 serie ordinate cronologicamente e divise per responsabilità: David, Lazzaretti (serie I), contenente manoscritti, lettere (1868-1878) per un totale di 72 documenti tutti prodotti da David , buona parte di questi sono copie del "Registro di lettere particolari e scritti diversi" del medesimo fondo, altre sono copie di originali presenti nel Fondo Massimiliano Romei (già catalogato ed ordinato nell'ambito di un precedente progetto); c) scansione delle opere manoscritte del "profeta" appartenenti al Fondo Massimiliano Romei,con la finalità di una diffusione dei medesimi attraverso il sito internet che il Centro Studi sta allestendo. La scansione delle opere manoscritte è stata effettuata tenendo conto dell'importanza della conservazione, cercando di rispettare la diversità del materiale trattato, preservando gli originali da ulteriori danni causati dalla lunga esposizione in bacheche di vetro poco ospitali con un materiale soggetto a degrado. Per ogni documento è stata effettuata scansione a doppia risoluzione nei formati TIFF per la riproduzione cartacea delle immagini e JPEG per la diffusione in rete.
2004. Montepulciano (SI). Biblioteca Comunale di Montepulciano: verifica e valorizzazione del Fondo Gesuitico. Con il progetto si ambiva a verificare sulla scorta dell'antico Catalogo la presenza delle opere nella Biblioteca attuale, operazione facilitata dalla presenza di
ex libris a penna, e a ricostruire virtualmente l'antica Biblioteca gesuitica, cercando di individuare bibliologicamente fin dove possibile l'esatta natura delle opere purtroppo mancanti, e indicandone la presenza eventuale in altre Biblioteche pubbliche o comunque aperte al pubblico. La ricostruzione costituisce un importante tassello non solo della storia di Montepulciano, ma anche della Compagnia di Gesù e della storia dell'educazione scolastica in Italia nei secoli 16.-18.; l'utilità dell'operazione verrà inoltre valorizzata da una breve Guida, che interpreti le scelte bibliografiche dei Padri alla luce del loro programma pedagogico, e che insieme al Catalogo dovrebbe essere pubblicata, anche in formato elettronico ed eventualmente multimediale.
2004. Pistoia. Biblioteca provinciale Forteguerriana: individuazione e trattamento delle edizioni moderne (otto-novecentesche) che rivestono caratteristiche di rarità e di pregio. Studio valutativo dei criteri selettivi e delle modalità di trattamento biblioteconomico degli esemplari. Si prevede una fase preparatoria di studio che permetta la definizione il più precisa possibile dell'ambito di applicazione del progetto, tramite l'indicazione di criteri valutativi della rarità e pregio di un'edizione moderna (prima edizione, edizione a tiratura limitata, edizione fuori commercio, edizione con dedica autografa, ecc.); individuazione degli strumenti repertoriali che permettano il riscontro di edizioni moderne rare e di pregio; indicazione del trattamento biblioteconomico di edizioni rare e di pregio; applicazione dei risultati della ricerca a collezioni presenti nella Biblioteca Forteguerriana attraverso un sopralluogo sulle raccolte sotto indicate e relativo trattamento biblioteconomico delle edizioni moderne rare e di pregio: * Raccolta Ferdinando Martini: la biblioteca privata del senatore Ferdinando Martini (1841-1928), acquisita dalla Biblioteca nel 1929 e formata da circa 12.000 volumi, presenta molte edizioni autografate da autori importanti delle letterature italiana e francese. La raccolta è esclusa dal prestito. * Collezioni: la raccolta pervenuta in biblioteca in gran parte per acquisto e ordinata per formato (A,B,C) e per materia (fino al 1966) per collana editoriale (dal 1966 al 1995). La raccolta costituiva il fondo librario di magazzino disponibile alla lettura e al prestito. I volumi di questa collezione sono tuttora ammessi al prestito.
2004. Pitigliano (Grosseto). Archivio Storico Comunale: ordinamento di carte dell'Archivio Storico Comunale. La documentazione su cui si è focalizzato l'intervento è contenuta in 12 buste contrassegnate dalla segnatura D I 40 - D I 51 e copre un arco cronologico che va dal 1680 al 1890 ca. All'interno delle buste sono raccolte varie carte sciolte e alcuni fascicoli. In generale le carte si presentano in buono stato di conservazione. All'interno di ogni singola busta è riportata una indicazione sintetica relativa al contenuto della stessa e alcune carte riportano una numerazione progressiva. La parte più consistente della documentazione è costituita da carteggio, in minima parte raccolto in fascicoli numerati progressivamente, che segue questa articolazione: A. carteggio vario e opere letterarie di Monsignor Giovanni Vignoli, custode della biblioteca vaticana, donati alla biblioteca civica di Pitigliano nella seconda metà dell'800 da F. Ugolini e F. Cagnacci (manoscritto in latino sulla vita dei Papi in tre Tomi e documenti preparatori alla stampa; sonetti, poesie, discorsi, melodrammi, trascrizioni di lettere del '500; lettere latine e italiane scritte dal Vignoli ai letterati d'Europa e dei medesimi al Vignoli; lettere ai sovrani d'Europa e dei medesimi a lui; "lettere della casa Colonna a diversi Principi e Cardinali al tempo che ne fu segretario l'abate Sig. Giovanni Vignoli 1707-1711"; lettere diverse e familiari indirizzate a vario titolo ai membri della famiglia Ugolini, in particolare ai nipoti). B. Carteggio famiglia Ugolini (lettere tra i fratelli Giuseppe e Domenico Maria, nipoti del Vignoli); datazione 1734-1756. C. carteggio Accademia Scientifico-Letteraria di Pitigliano (lettere al Presidente, carteggio con letterati, rendimento di conti ecc.); datazione 1851-1890. D. Carteggio istituzione e gestione della Biblioteca-museo di Pitigliano (carteggio con il Ministero della Pubblica Istruzione, documenti relativi a donazioni, carteggio con il Pio Istituto Consiglio, ecc); datazione: seconda metà dell'800. Le buste raccolgono inoltre: memorie e descrizioni di Pitigliano e della Maremma senese (1852); varie carte miscellanee (1680-1890 ca.) di autori da identificare.
Nel maggio
2007, nell'àmbito di una ristrutturazione dell'assetto editoriale di «Culture del testo e del documento: le discipline del libro nelle biblioteche e negli archivi», ne rimane direttore responsabile, assumendone la condirezione con Valerio Fusi. Viene confermato il
Comitato di direzione, composto di Attilio Mauro Caproni, Giovanni Di Domenico, Roberto Guarasci, Marielisa Rossi, Giovanni Solimine, Maurizio Vivarelli. Viene ristrutturato ed ampiamente integrato il
Comitato di consulenza che a partire dal fascicolo 23 consiste di: Stefano Adami, Giovanni Adamo, Paolo Albani, Leonardo Angelone, Luigi Balsamini, Anna Bonelli, Anna Bosco, Dino Buzzetti, Tiziana Calvitti, Paola Casciano, Cristina Cavallaro, Gabriella Ciampi, Domenico Ciccarello, Gaetano Colli, Valeria Conte, Paolo Crisostomi, Elio d'Auria, Amedeo De Dominicis, Gianna Del Bono, Caterina Del Vivo, Laura Desideri, Marianna Di Geronimo, Massimo Fanfani, Luca Ferrieri, Antonella Ghignoli, Manuela Grillo, Mauro Guerrini, Orsetta-Susanna Innocenti, Marco Lazzari, Fabrizio Leonardelli, Pasquale Lillo, Luca Lorenzetti, Gabriele Mazzitelli, Marco Menato, Roberto Norbedo, Angela Nuovo, Luciano Osbat, Massimo Parodi, Marco Paolino, Giovanni Paoloni, Sara Piccolo, Paolo Procaccioli, Emiliano Rolle, Anna Rovella, Alberto Salarelli, Luca Seravalle, Maddalena Signorini, Gabriella Solari, Nicola Tangari, Fabio Tassone, Paolo Traniello, Paul Gabriele Weston.
Durante la sua carriera accademica, Innocenti ha partecipato alle commissioni di concorso che hanno creato i seguenti professori e/o ricercatori:
Ordinarî: Mario Infelise, Diego Maltese (1990); Mirella Castracane Mombelli, Arnaldo Ganda, Roberto Guarasci, Mauro Guerrini, Giovanni Paoloni, Giovanni Solimine (2001); Rosa Marisa Borraccini Verduxxi, Marina Raffaeli (2005).
Associati: Mauro Guerrini, Neil Harris, Giovanni Solimine, Antonio Zappalà, Vincenzo De Gregorio (1992); Gianna Del Bono, Giovanni Di Domenico (2000); Spefano Pigliapoco, Federico Valacchi (2002); Anna Rovella, Maurizio Vivarelli (2006).
Ricercatori: Elisa Grignani (1990), Marielisa Rossi (1993), Gianna Del Bono (1997), Loretta De Franceschi (2001), Antonella Moriani (2002), Anna Rovella (2003), Cristina Cavallaro (2004).